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INCONTRI TRA PAZIENTI MALOCCLUSI
APRILE 2016

L’INCONTRO È APERTO ANCHE A MEDICI DENTISTI E ODONTOTECNICI INTERESSATI AL METODO APPIM
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Convegno APPIM 2010
per Dentisti
sul bilanciamento mandibolare
- test muscolari e regole di occlusione -

Responsabile: A. VALSECCHI - tel. 338 9381053

Primo passo: il Bite inferiore rigido




E' ora di fare pace...
e di avere il Prof. Giorgio Vogel come ospite d'onore

E' venuto il momento di fare blocco unico con i Dentisti nell'interesse dei pazienti...e' ora di lasciare da parte ripicche e orgoglio e di riunirsi con buona volontà per concordare i punti fondamentali sui quali predisporre i passi riabilitativi.
i pazienti malocclusi sono talmente tanti da non poter essere ignorati facendo finta che i loro disturbi siano frutto di fantasie o di ansia...
lo sappiamo benissimo che la popolazione è condannata nella sua vitalità e che non si merita di essere abbandonata a se stessa solo perché qualcuno è indifferente e rifiuta di svolgere fino in fondo il suo compito.

Per quanto riguarda l'incontro con i Dentisti, proporremo come Ospite d'Onore il Prof. Giorgio Vogel con la Professoressa Laura Strohmenger che forse rimpiange di averci sottovalutato nel 1991.
In fondo tutti questi Signori hanno dei doveri nei confronti dei pazienti...doveri che abbiamo persino noi che non siamo preposti alla cura della gente...
Chi di loro puo' in effetti rifiutare la responsabilità che la loro carica implica ? chi di loro puo' rifiutarsi per il solo fatto che le nostre idee provengono da sperimentazioni nate al di fuori dell'ambito medico ? chi di loro puo' permettersi di condannare migliaia di malocclusi ad una vita invalidante? e proprio i vertici della Categoria davanti all'opinione pubblica !!!

Proprio chi ha fatto di Odontoiatria una professione impegnativa ...proprio chi ha dimostrato attaccamento al suo incarico, preparazione, intelligenza davanti a migliaia di studenti e colleghi, che fa ora?
si ritira tranciando a metà un'opera che lascerà i futuri Professionisti ancora in mezzo alle paludi dell'incertezza ?

Impossibile che questi Signori pensino seriamente di abbandonare il campo dopo averlo percorso per decenni auspicando l'evoluzione di conoscenze e terapie ...proprio ora lo abbandonano dopo aver avuto il metodo tanto ricercato a portata di mano ?
senza approfittarne positivamente, senza dare l'esempio, senza gestire in prima persona il passaggio verso l'insegnamento universitario e privato...

Il Professor Vogel darà l'esempio, perchè gli compete gestire il cambiamento per carica, per anzianità e per carattere. E' compito suo, e la cosa non dovrà sembrargli strana anche perché lo riscatterà agli occhi dei suoi...che forse si stanno chiedendo se effettivamente la Valsecchi poteva o meno aver ragione...

Abbiamo avuto tutti noi la sfortuna di aver vissuto l'Odontoiatria principalmente nei suoi aspetti negativi...ora solo noi tutti insieme possiamo riscriverla seduti al tavolo, farla diventare risolutrice di tanti disturbi, e avviare una campagna di prevenzione, ragionando punto su punto, e stilando un protocollo..

Tutta questa popolazione sana ma malocclusa e quindi piena di disturbi altrimenti impossibili da curare non puo' essere ignorata.. che facciamo dunque ? voltiamo loro le spalle, ci rinchiudiamo in un clima di indifferenza ?


Argomenti di discussione dell'incontro di sabato 27 novembre 2010
Hotel Michelangelo, Milano - ore 9.30

9.30 Benvenuto
 
  1. La diagnosi veloce della malocclusione:
    - le asimmetrie facciali
    - le manovre muscolari di tensione
  2. I rapporti condilo-cavità glenoidea e le posizioni occlusali fondamentali (occlusione centrica/intercuspidazione, relazione centrica e posizione di riposo)
  3. L’occlusione centrica e la relazione centrica sono situate su due piani. Nessuna delle due è la posizione abituale.
  4. Le manovre di tensione per:
    - l'asse di centrica
    - la posizione del mento e il tipo di morso
    - l’occlusione centrica-intercuspidazione/icp
    - la relazione centrica
    - l’orientamento mandibolare
    - l’altezza dei settori posteriori
    - il bilanciamento antero-posteriore
    - il bilanciamento destra-sinistra
    - i precontatti di icp
    - i precontatti di relazione centrica
    - i precontatti di guida incisiva
    - i precontatti di guida canina
11.00 Break
  Domande dei presenti
 
  1. L’importanza del 4° e del 6° durante le manovre di ctrl
  2. L’anatomia dell'arcata superiore come prima preoccupazione dell'operatore. Gli appoggi dell'arcata inferiore vanno costruiti nella bocca del paziente utilizzando le manovre muscolari.
  3. I punti di contatto fondamentali per l’altezza dell'occlusione vedono nel riabilitato cuspidi palatine poggianti su superfici inferiori, eccezion fatta per i 4'
  4. Le vie di uscita laterali agevolano lo svincolo sul canino.
  5. Le traiettorie della retrusione, la verifica degli appoggi e dei precontatti di retrusione.
  6. La preparazione dei versanti di retrusione e la loro ripidità.
14.00 Break
  Domande dei presenti
 
  1. La normale traiettoria di chiusura con muscolatura in tono porta a chiudere non in occlusione centrica ma in rest position.
  2. Lo scivolamento in avanti della mandibola da rest position a intercuspidazione è fisiologico se è di pari lunghezza su ambedue le emiarcate (e non superiore al millimetro circa). Un'asimmetria denuncia uno sbilanciamento.
  3. Come eliminare gli scivolamenti unilaterali da sbilanciamento oppure da precontatto.
  4. Nell'eseguire il bilanciamento spaziale il precontatto da eliminare è uno solo e su uno solo per volta bisogna intervenire.
  5. L’asse di pressione muscolare e l'asse di centrica muscolare: differenze.
16.00 Break
  Domande dei presenti
 
  1. Il bilanciamento di precisione richiede un lavoro di abbassamento e non di rialzo dell'occlusione: la necessità di partire con ima dimensione verticale globale più alta del necessario.
  2. Rialzare i settori posteriori non significa rialzare il morso.
  3. Il morso profondo e il ruolo del premolare di primo contatto e le sensazioni di schiacciamento dei polpastrelli nei meati nella prova dello Sbadiglio.
  4. Il ruolo del 4° nella prova n. 3 (Tap-Tap guance tese) per determinare un buon inizio di bilanciamento bilaterale.
18.30 Conclusioni finali


Luogo d'incontro

La sala riunioni è confermata per sabato 27 novembre 2010 alle ore 9.30 all'Hotel MICHELANGELO, via Scarlatti 33 Milano (telefono 02 67 551), a due passi dalla Stazione Centrale, uscita lato sinistro.
L'albergo dispone di un parcheggio interno per le autovetture (costo 12 euro) e di tutti i servizi di segreteria e caffetteria. Essendo molto grande, dispone di stanze per il pernottamento senza bisogno di prenotarsi.
E' comodissimo per chi arriva con il treno, per chi viene dagli aeroporti e per chi utilizzerà invece l'auto. E' a poca distanza dalla tangenziale per chi intenderà avvalersi delle varie autostrade.
La sala verrà organizzata in modo che i presenti, seduti a semicerchio, possano dialogare molto facilmente tra di loro e con il relatore di turno, intervenendo frequentemente con domande e richieste di chiarimenti.
Diapositive, calchi e manufatti saranno utilizzati in appoggio a certi discorsi che dovranno essere comunque velocizzati al massimo.
L'adesione all'incontro dovrà pervenire all'Appim, per motivi organizzativi, entro il 15 novembre 2010
utilizzando il modulo di adesione sottostante da spedire via posta a APPIM, Via G. Mameli 9, 20129 Milano allegando la quota di partecipazione: 200 € per i Dentisti e 50 € per gli Odontotecnici. Per le Assistenti la partecipazione è gratuita.

scarica il modulo di adesione

Lettera ai Dentisti

Milano, 1 settembre 2010

Gentile Dottore,

a novembre 2010 avrà luogo a Milano un incontro sul Bilanciamento Mandibolare, durante il quale verranno approfondite le manovre muscolari di controllo dell'occlusione proposte dall'APPIM, illustrate nel volume “La teoria di Occlusione Muscolare”.

L’incontro si terrà all’Hotel Michelangelo di Milano, a due passi dalla Stazione Centrale, con inizio alle ore 9.30 di sabato 27 novembre per terminare alle ore 18.00 circa.

Questo incontro è stato deciso dopo essersi resi conto che in campo riabilitativo troppo poco si è fatto negli ultimi anni. Ancora nei Congressi ci si domanda se i disordini cervico-cranio-mandibolari sono o non sono legati a fattori occlusali.
Certo che lo sono. Come poterne dubitare ? Ma ben altri e ben più gravi sono i disturbi legati allo sbilanciamento dentario.

Da quando l'uomo è comparso sulla terra la perdita di denti, i traumi, l'abrasione dentaria… e le conseguenti malposizioni mandibolari hanno creato masse di individui sofferenti.

L’Odontoiatria moderna, evolvendosi, ha messo a punto e ha diffuso alcune metodiche di controllo dell'occlusione che hanno causato più invalidi di tante guerre. L’Odontoiatria non deve continuare su questa strada, perché questa non è la strada giusta.

I risultati d'altronde sono visibili. È sufficiente guardarsi attorno: notare le schiene curve, le spalle asimmetriche, le teste e i colli inclinati in atteggiamenti non fisiologici, le personalità depresse...
Tre adulti su cinque sono sbilanciati in modo evidente. Sette anziani su otto sono irrimediabilmente malocclusi. Una popolazione, malgrado tutto, attenta ai denti eppure sofferente; spesso “prigioniera” di una mandibola che non funziona; con disturbi in tutto il corpo che vengono difficilmente collegati alla bocca, oggi come ieri.

I denti sono l'impalcatura che sostiene la testa e il corpo, quando sono bilanciati. Essi sono ancoraggi essenziali per future riabilitazioni : non vanno estratti, non vanno devitalizzati. Estrarre i denti posteriori o ridurne le altezze verticali significa portare l'individuo ad un invecchiamento precoce e inarrestabile. Significa rendere inabile una persona e trasformarla in un peso per la famiglia e in un costo per la comunità.

Corpo e psiche sono un tutt'uno strettamente collegato: il malessere fisico influenza il soggetto deprimendolo anche psicologicamente. La mandibola sbilanciata invece, se non duole a livello del viso, non influenza la psiche a livello conscio, Essa lo fa a livello inconscio, alterando la personalità o meglio “caratterizzandola” e non sempre deprimendola; anzi, facendole a volte perdere il senso della misura.

La contrattura del collo nel maloccluso, deviando la meccanica funzionale del rachide, disturba infatti la trasmissione degli impulsi nervosi; determinando una serie di microtraumatismi sulle strutture nervose del midollo spinale nel tratto cervicale durante i movimenti della testa. Il midollo risulta suscettibile, essendo contenuto in un canale ancora più ristretto del normale in conseguenza dell'alterata postura. Anche la vascolarizzazione e l’ossigenazione ne risultano compromesse, associandosi quali fattori lesivi.

Le alterazioni a distanza nei settori cerebrali però non sono dolorose, in quanto nel cervello non vi sono terminazioni dolorifiche.
Ma pur tuttavia certe zone cerebrali e le funzioni che esse svolgono vengono colpite, benché in modo differente da individuo a individuo, visto che centinaia sono le interconnessioni e le possibilità di reazioni nervose a catena.

Ma quando queste compressioni raggiungono la schiena, le braccia, le gambe, provocano fastidi dolorosi. Tutto il corpo dunque è coinvolto; l'individuo risulta alterato nella sua globalità, essendosi alterato il sistema nervoso centrale e quello periferico.

La compressione cervicale (sia essa evidente o meno) rappresenta dunque una strozzatura delle vie della trasmissione che influenza le zone preposte all'attività mentale e al coordinamento dell’attività fisica che dagli impulsi nervosi traggono vitalità.
Non bisogna permettere alla mandibola e al collo sbilanciati di compromettere o disturbare le funzioni del midollo spinale, anche se in effetti non avviene sul midollo una compressione diretta come nell'ernia discale.

Certo, alcuni disturbi creati dalla malocclusione sono abbastanza comuni in tutti i malocclusi; ma altri non lo sono. Dipendono dal tipo di danno che si è creato; dalle connessioni anomale o dalle interazioni che si sono verificate in una struttura nervosa così complessa come il corpo umano; indipendentemente dalla gravità e dal tipo della mal occlusione stessa. I percorsi di certi stimoli e i loro collegamenti sono tortuosi e non sono così chiari ancora; ma tuttavia esistono.

Il danno predominante - mentale e fisico - è generalmente uno solo: l'ansia piuttosto che l'aggressività... la depressione piuttosto che la timidezza eccessiva... il dolore al collo piuttosto che alla schiena... la pesantezza alle gambe piuttosto che il fastidio al basso ventre o al colon...
I problemi fisici e mentali si possono accentuare se peggiora l'inclinazione dell'articolazione temporo-mandibolare. Il soggetto però vede certe sue caratteristiche fisiche e mentali come facenti parte della sua personalità; senza immaginare che un bilanciamento mandibolare potrebbe modificare il suo carattere, la sua postura, oltre che liberarlo dai disturbi fisici.

Si tratta dunque di danni reversibili. Permarranno solo le deformazioni anatomiche sviluppatesi negli anni delle compressioni e delle infiammazioni, senza però che esse dolgano né che peggiorino ulteriormente.

Si potrebbe dunque sostenere che il corpo umano è influenzato nei suoi equilibri dalla mandibola malposizionata sia essa in attività o in riposo. La mandibola impone al corpo l’atteggiamento scheletrico; oltre a caratterizzare la personalità, l’espressione del viso, degli occhi ecc.

La mandibola invece è influenzata nei suoi equilibri solo dalle altezze dei denti.
Questi ultimi sono un ingranaggio delicato che permette allo scheletro e ai muscoli di funzionare armoniosamente se l’ingranaggio dentario non viene manomesso. I denti non sono stati concepiti a caso, non vanno stravolti e i denti non vanno “inventati”. Non c'è bisogno di modificare ciò che è già stato concepito bene dalla natura. I denti non sono birilli con i quali giocare. Ogni cuspide di appoggio superiore, ogni versante di guida ha un motivo di esistere. Ma le altezze devono essere adeguate alla movimentazione muscolare equilibrata dell’Atm. E questo è il compito del dentista.

È inutile cercare soluzioni riabilitative complicate, le “rivoluzioni” si possono fare utilizzando delle metodiche semplici. La natura ci ha dotato fortunatamente di un meccanismo di verifica insito nella muscolatura masticatoria stessa. Abbiamo muscoli appaiati, bilaterali e simmetrici all'interno dei quali si posiziona la mandibola. Impariamo ad usarli spesso nelle manovre; giusto per verificare il livello del nostro bilanciamento mandibolare.
La muscolatura in tensione e in rilassamento pongono l'Atm in bilanciamento spaziale. I due stati muscolari - opposti - danno lo stesso risultato. Quale migliore controprova? Magari tutto il corpo avesse in sé il metodo di controllo delle proprie funzioni !

Bisogna dunque che i dentisti si preparino ad affrontare le necessità dei pazienti, i quali capiranno se il medico adotta un sistema riabilitativo coerente con le sensazioni muscolari o se procede alla cieca.

Il successo del lavoro odontoiatrico passa dalla manovre di controllo del bilanciamento. Il dentista deve saper riconoscere una mal posizione in pochi secondi e individuarne l'inclinazione per non abbassare erroneamente l'emiarcata “bassa”. Non si può dare al paziente una situazione occlusale che vada contro le simmetrie muscolari. Significherebbe avviarlo verso una maturità difficile, verso una vecchiaia dolorante.
L’anziano del futuro deve essere attivo, equilibrato e forte; ben diverso da quello che spesso vediamo oggi per strada.

Nell'incontro del 27 novembre si ragionerà principalmente sulle quattro manovre di controllo della posizione mandibolare e sulle regole di controllo dell'occlusione, facendo i confronti tra le sensazioni percepite dal maloccluso e quelle percepite dal soggetto ben bilanciato. Inoltre si faranno degli esempi pratici di spessoramento bilanciante, tenendo presente che i denti si usurano generalmente in senso obliquo.

Per coloro che desiderassero partecipare al Convegno, ricordiamo che le iscrizioni debbono pervenire alla Segreteria dell'APPIM entro e non oltre il 15 novembre 2010.

Con distinti saluti.
A. Valsecchi    





APPIM - Associazione Pazienti con Problemi Mandibolari Irrisolti
20129 MILANO - via G. Mameli, 9 - Tel. 02/76002613 - Cell. 3389381053 - Fax 02/7610044


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